Armi ad aria o gas compressi
- Giulio Magnani
- 15 mar 2022
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 24 mar 2022
Oltre alle armi da fuoco, sono considerate armi comuni da sparo anche quelle ad aria o gas compressi che erogano una energia superiore a 7,5 Joule (per i modelli liberalizzati che erogano energia inferiore si rimanda alla pagina specifica) [1]. I calibri più comuni sono il 4,5mm ed il 5,5mm, ma negli ultimi anni ne sono stati immessi in commercio modelli in calibro ben superiore (addirittura fino al 12,7mm!) e con energie erogate superiori ai 1.000 Joule.
Soggiacciono in tutto e per tutto alla disciplina delle armi comuni da sparo, con l'unica differenza che i proiettili che impiegano (tradizionalmente i c.d. "diabolo") non possono ovviamente essere considerati munizioni, in quanto privi di qualsiasi propellente combustibile, e pertanto non vi è limite alcuno alla detenzione, al deposito, al trasporto ed all'acquisto.
Può capitare di rinvenirne esemplari detenuti anteriormente al 1975, anno in cui sono stati assimilati alle armi comuni da sparo e prima del quale erano libere, sprovvisti di numero di matricola o di altri segni distintivi. In tali casi, unitamente alla denuncia di rinvenimento è opportuno richiedere la possibilità di farvi apporre un numero di matricola dal BNP, dato che in assenza di detto numero sono da considerarsi armi clandestine.
[1] art. 2 L. 18 aprile 1975, n. 110
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